Componenti elettrici europei per i droni russiEsteri News 

Componenti elettrici europei per i droni russi

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Secondo Kiev, i droni iraniani impiegati dai russi negli attacchi all’Ucraina conterrebbero componenti elettrici prodotti in Europa. L’affermazione deriva da un dossier che il governo ucraino ha presentato ai governi del G7 lo scorso agosto.

Per la precisione la denuncia riguarda quei droni utilizzati negli ultimi 600 raid tra maggio e luglio contro città ucraine. Si tratta di aeromobili a pilotaggio remoto forniti alla Russia dall’Iran. La testata britannica Guardian ha pubblicato questa notizia indicando addirittura il numero di elementi sospetti all’interno dei velivoli.

La questione dei componenti elettrici europei ha dei risvolti decisamente particolari in una situazione critica come quella del conflitto in Ucraina. In questa guerra il ruolo dei droni per entrambe le fazioni acquisisce sempre più importanza, ve ne abbiamo parlato in altri articoli, leggete anche “Droni kamikaze su Kiev in Ucraina”.

Droni russi con componenti elettrici europei

La denuncia di Kiev sulla presenza di componenti elettrici di fabbricazione europea è un chiaro segnale di allarme lanciato dal paese. I micidiali droni russi oggetto del dossier sono in grado di volare a 185 chilometri orari trasportando cariche esplosive con un raggio d’azione di quasi 2000 chilometri.

Sarebbero giunti a Mosca attraverso l’Iran ma ben 52 elementi che li compongono sarebbero di provenienza e produzione europea. Addirittura non si tratterebbe solo di aziende site in Europa, ma anche di attività dislocate in altri paesi facenti parte della Nato. Si parla nello specifico di Paesi Bassi, Germania, Stati Uniti, Polonia e poi Canada e Giappone.

Una questione, quella dei componenti elettrici contestati da Kiev, che ovviamente lascia il segno a livello internazionale. Kiev denuncia infatti che in questo modo Mosca riuscirebbe tranquillamente ad aggirare le sanzioni e le restrizioni volute da questi stessi Stati che avrebbero contribuito alla realizzazione delle armi usate dal Cremlino.

L’appello ucraino è che ora gli alleati occidentali attacchino con missili a lungo raggio i siti di produzione dei droni in Iran, Russia e Siria. Insomma l’ennesima situazione di tensione in un conflitto che dura ormai da tempo e che sta acquisendo sempre più importanza a livello mondiale.

 

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